Ciro Battiloro
Santa Lucia
Santa Lucia
Ci sono luoghi del Sud Italia che portano sui muri e sulla carne dei loro abitanti cicatrici di ferite incurabili. In quelle ferite cresce la solitudine nella sua forma più cruda e l’amore nella sua manifestazione più sincera. Le mie immagini sono una rivelazione intima di esistenze invisibili. Tra il 1950 e il 1970 la città di Cosenza conobbe il suo massimo sviluppo demografico ed edilizio.
Contemporaneamente iniziò il declino del centro storico. L’espansione urbana fu sregolata e seguiva le regole non scritte della speculazione e della corruzione. Ciò causò un completo squilibrio tra i ruoli del centro storico e del resto della città. La maggior parte delle famiglie si trasferisce nella parte nuova della città e il centro diventa periferia. Questo spopolamento insieme all’abbandono degli amministratori locali ha aggravato gli svantaggi sociali del centro storico.
Melania and Elisa. Melania and her family live in a house in Santa Lucia, received temporarily for the housing emergency. Santa Lucia district, Cosenza.
© Ciro Battiloro
Antonietta. She is one of the oldest prostitutes of the District. Santa Lucia was known as a prostitute district. Santa Lucia district, Cosenza.
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Andrea. Their parents don’t have a stable jobs. Santa Lucia District, Cosenza.
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Rosario and Divina. Santa Lucia district, Cosenza.
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Teresa. Santa Lucia district, Cosenza.
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Gianluca plays with Nancy. Gianluca is a Calabrian gypsy. He arrived with his family to Cosenza from Lamezia Terme. Santa Lucia district, Cosenza.
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Morena and Titty. Santa Lucia district, Cosenza
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Marius and Narcis. They are ready to take part in a Pentecostal baptism. Santa Lucia district, Cosenza.
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Rebecca. Santa Lucia district, Cosenza.
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Andrea. Their parents don’t have a job. Andrea and his family live in a house in Santa Lucia, received temporarily for the housing emergency. Santa Lucia District, Cosenza.
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Guarino. Santa Lucia district, Cosenza.
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Giulia plays among the precarious buildings of Saint Lucia. She come from Polonia and live with the mother and the other two brothers. Santa Lucia district, Cosenza.
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Stefan. He comes from Bistrita (Romania). He earns little money by selling copper. Many Roma Families live in Santa Lucia district . They arrived there after the clearing of a Roma camp located on Crati river. They live in unsafe houses. Santa Lucia district, Cosenza.
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Nicoleta. Santa Lucia district, Cosenza.
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Many Roma Families live in Santa Lucia district . They arrived there after the clearing of a Roma camp located on Crati river. They live in unsafe houses. Santa Lucia district, Cosenza.
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Joan And Marcela. Many Roma Families live in Santa Lucia district . They arrived there after the clearing of a Roma camp located on Crati river. They live in unsafe houses. Santa Lucia district, Cosenza.
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Denis plays in his unsafe house. Denis is the second of four children. Denis’ family comes from Bistrita (Romania). Denis’ parents don’t have a stable work. Santa Lucia district, Cosenza.
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Traian with his nephew. Santa Lucia district, Cosenza.
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Immacolata. The neighborhood seniors are the people who suffer most from the lack of accessibility to the streets of the neighborhood and are often forced to spend most of their time at home alone. Santa Lucia district, Cosenza.
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July 2021. One of the last collapsed buildings in the neighborhood. Santa Lucia district, Cosenza.
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Ciro Battiloro (Torre del Greco, 1984) è un fotografo italiano con base a Napoli. Ha studiato Filosofia all’Università “Federico II” di Napoli e successivamente si è specializzato in fotografia documentaria. Usa un approccio molto intimo e attraverso la vita di tutti i giorni discute tematiche sociali più generali. In particolare la sua ricerca degli ultimi anni si concentra su alcune marginalità urbane del Sud Italia (Rione Sanità a Napoli, Quartiere Santa Lucia, Cosenza). Nel 2015 è stato selezionato per la 2a edizione di LAB a cura di Antonio Biasiucci. È stato selezionato per le residenze artistiche: Bocs Art – Residenze Artistiche Internazionali a Cosenza e Up-Urban People a Milano. I suoi lavori sono stati pubblicati su diverse riviste ed esposti in diversi musei/gallerie e festival.